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Servizio

Noi, camilliani laici di Palermo, siamo chiamati a svolgere il nostro servizio in vari reparti dell’ ospedale di “Villa Sofia”, in centro di ascolto e di informazione "San Camillo", Splendor Culto e, infine, armadio della carità armadio della carità .

 

OSPEDALE

“Nessuna tra le opere di carità piace più a Dio di quella del servizio ai poveri malati”(S.Camillo).

 

I volontari della cappellania di Villa Sofia, chiamati “Operatori di Misericordia”, ispirati al carisma di San Camillo De Lellis, il Santo degli ammalati e degli operatori sanitari, svolgono un servizio accurato e ben organizzato, seguendo un programma giornaliero e assicura il servizio in tutti i reparti. Ministri straordinari della Comunione, accoliti ed operatori svolgono un servizio di comunione, di vicinanza e di relazione nei confronti degli ospiti del nosocomio: si cerca di incontrare tutti, compresi i familiari dei degenti, dando almeno un saluto o una parola di conforto, nel pieno rispetto dell’altro, con grande attenzione e spirito di fede, discrezione e buon senso, poiché trovare un volto amico nel momento della sofferenza, in un luogo dove non si programma certamente di andare significa essere disponibili all’ azione dello Spirito Santo e aperti al grande Amore che il Signore ha per noi. Grazie all’ ascolto continuo della Parola di Dio e partecipazione costante ai Sacramenti e a un percorso di formazione permanente, i volontari riescono a svolgere un servizio adeguato nei reparti, collaborando attivamente e costantemente con il personale medico, gli infermieri e gli operatori socio- sanitari che lavorano all’ interno della struttura. Un segno di questa collaborazione lo dimostra la periodica celebrazioni Eucaristiche nei reparti, che permettono anche a coloro che hanno deficit motori o di altro tipo di partecipare, sia il coinvolgimento della realtà ospedaliera in varie occasioni liturgico-pastorali: esperienze tutte che si rivelano sempre un momento fondamentale nella vita dei malati, di forte vicinanza e consolazione di Cristo, presente nell’ Eucarestia. Gli operatori di Misericordia mettono a disposizione del prossimo i loro talenti e le loro qualità, offrendo ai malati quanto possibile, con docilità allo Spirito e sull’ esempio di Maria.

 

CENTRO DI ASCOLTO E DI INFORMAZIONE "SAN CAMILLO"

 Il percorso di crescita nella fede e nella testimonianza della Parola di Dio, ha motivato alcuni volontari del gruppo di evangelizzazione “San Camillo” (amore, tenerezza, misericordia, attenzione all’altro) a far proprio il mandato di Gesù e volgere lo sguardo al servizio. Nella consapevolezza che “San Camillo” sia il modus vivendi di Gesù stesso, da estendere a tutta la comunità, e che Ascoltare sia la radice stessa della carità, gli operatori del Centro si mettono in ascolto, ospitando l’altro nel proprio cuore, nel silenzio più rispettoso; anche nelle situazioni difficili provano sempre a restituire fiducia e a dare consolazione, guardando alle persone oltre il loro bisogno. Il Centro è attivo con operatori disponibili, organizzati con turni ed orari mattutini e pomeridiani e partecipano a corsi formativi. Il “Centro di Ascolto ed Informazioni San Camillo” prevede un orientamento su tre livelli: 1) l’Informazione: semplici indicazioni sui reparti ospedalieri o indirizzi di servizi pubblici e privati; 2) la Consulenza o Accompagnamento: inviare la persona ai servizi che si ritiene possano dare una risposta; 3) la Presa in Carico: stabilire una relazione con le persone accompagnandole nella ricerca delle risposte, attivando una rete di comunicazione per permettere ad altri volontari di collaborare a distanza. Affidandoci sempre al Buon Dio ed alla fantasia creativa dello Spirito Santo, l’obiettivo è quello di sensibilizzare tutta la comunità nella ricerca di soluzioni a lungo termine, per donare a tutte le persone che si rivolgono al Centro, l’autonomia nel loro cammino di liberazione dal bisogno.

 

SPLENDOR CULTO(Villa Sofia e CTO)

Servire con discrezione, con umiltà, nel silenzio ma con una presenza costante e grande fedeltà, anche quando costa particolare fatica, è cosa gradita a Dio. Egli non cerca una casa costruita dall’uomo, ma desidera la fedeltà alla sua Parola e al Suo disegno; nell’autenticità della fede e nella docilità del cuore diventiamo noi stessi le pietre vive, segnate dallo Spirito, con cui Dio costruisce la sua casa. Esempio vicino è Maria risponde alla vocazione di Dio, con disponibilità e prontezza, serbando nel cuore le meraviglie di Dio, anche quando non si comprendono. In questo modo si può arrivare a vedere il centro della nostra vocazione: Cristo, il compimento delle Promesse del Padre! Bisogna custodire Cristo, presente nel Santissimo Sacramento, nella propria vita, per custodire se stessi, gli altri, la sua Chiesa! Aver cura della chiesa, preparare l’altare, essere disponibile per gli orari di apertura e chiusura, vigilare ogni giorno sono cose semplici ma è custodire una parte della bellezza del creato, è avere rispetto delle creature di Dio e dell’ambiente in cui Egli si rivela. Il nostro pastore ha grandissima diligenza nella cura della chiesa; esige ordine, pulizia e rispetto, non certo per se stesso ma per amore a Dio, cui ha promesso fedeltà: questo lo comprendiamo bene e quindi cerchiamo di collaborarlo al meglio, con turni ordinati e responsabili, sia nella chiesa di Villa Sofia che nella cappella del CTO. Questo servizio, seppure umile e necessario, assomiglia a quello che Marta faceva al Signore Gesù quando si recava a casa sua a trovare Lazzaro e Maria quindi rendendo il luogo accogliente e confortevole giuste al “Padrone” di casa. Nella composizione attuale il gruppo è di recente formazione e si confida nella volontà di altre persone di unirsi a noi per “servire in letizia”.

 

 

ARMADIO DELLA CARITA’

Sempre ricordando che la fede senza le opere è morta, nella nostra realtà ecclesiale già da alcuni anni è stato istituito anche l’Armadio della Carità, per soccorrere ricoverati di particolare indigenza. È un’esperienza comune, stando a contatto con la sofferenza, provare vivo desiderio di essere solidali, di guardare con occhi di benevolenza quanti sono in difficoltà – e sono numerosi – implorare la Divina Misericordia per la salute di quanti si affidano, soccorrere anche coloro di cui si viene a sapere che non hanno proprio nulla, neppure un capo per coprirsi o qualcosa per l’igiene personale. Da qui la necessità di questo servizio e la cura nel portarlo avanti con la consapevolezza che tutto quello che noi facciamo, se svolto con autenticità e offerto al Padre con il cuore rinnovato, diventa sacrificio di soave odore, benedizione a Dio e sui fratelli, in una comune liturgia di lode. In chiesa non c’è solo da custodire le cose ma occorre accogliere tutto con benevolenza, come un dono e non come una cosa richiesta; è necessario aver cura delle persone, accogliere con amore, specialmente i sofferenti e coloro che sono più fragili, includendo anche quelli che ci fanno difficoltà o che spesso sono nella periferia del nostro cuore. Sotto lo sguardo di Gesù si impara a vivere con fiducia le relazioni umane, tanto difficili nel nostro mondo ostile, si impara a custodirsi nella confidenza, nel rispetto reciproco e nel bene. Proprio lo Spirito Santo ci preserva dalla paura, dall’indifferenza, dalla negligenza; ci dà la capacità di cogliere gli sguardi, di dire la parola giusta o di sostenere con il silenzio, di incoraggiare con il sorriso o di correggere con discrezione ed umiltà; ci dà fervore per lodare Dio, bontà e tenerezza per servire gli altri. Servire nell’ accoglienza richiede tatto e discrezione, abbandono gioioso a Dio e docilità, in modo che lo Spirito ci renda sensibili alle persone che ci sono vicine, ci aiuti a leggere con realismo gli avvenimenti, ci faccia valutare le esperienze e ci suggerisca le azioni e comportamenti più saggi.